Fuoco ai mediocri a Cosenza

Fuoco ai mediocri a Cosenza

Cosenza, giovedì 17 novembre: alle ore 18 presso l’Infopoint della Coessenza, in corso Telesio (sotto la Casa delle Culture) presentiamo un bellissimo romanzo di Peppe Milazzo, ultrà del Napoli e molto altro, edito da Red Star Press. Insieme all’autore discutono Roberto Panza (CPOA Rialzo), Giovanni Cadavero (avvocato), Claudio Dionesalvi (mediattivista) e Cristiano Armati (Red Star Press). L’iniziativa rientra nel programma Cronache Sotterranee che in queste settimane in città sta proponendo numerosi dibattiti ed incontri pubblici su temi culturali d’attualità, problematiche sociali e conflitti politici.

Esperienze autogestite all’insegna dell’antirazzismo e dell’antifascismo: Sportpopolare.it alla Festa Rossa di Lari (Pisa)

Sportpopolare.it alla Festa Rossa di Lari

FESTA ROSSA DI LARI (Venerdì 19 agosto – ore 18)

SPORT POPOLARE: esperienze autogestite all’insegna dell’antirazzismo e dell’antifascismo.

Per superare la passiva fruizione sportiva come spettacolo e opporsi alle logiche del profitto. Costruire fenomeni di aggregazione e insorgenze controculturali per un nuovo protagonismo partecipato delle masse.

Con Nicolò Rondinelli che presenta “Ribelli, sociali e romantici! Fc St. Pauli tra calcio e resistenza“; interverranno Lenny Bottai (Palestra SPES FORTITUDE), Centro Storico Lebowski (FI), Spartak Apuane (MS), Palestra Popolare Valerio Verbano (Roma), Palestra Popolare La Fontina (PI); coordina Cristiano Armati (Sportpopolare.it).

Fuoco ai mediocri

La strada, con i suoi codici mai detti eppure compresi da chiunque l’abbia mai calcata. La piazza, con la scoperta di una politica destinata a tranciare con l’accetta la differenza tra chi sfrutta da chi viene sfruttato. E lo stadio, dove il rituale della battaglia nasconde un senso di appartenenza irriducibile alle logiche di un mondo completamente mercificato. Questo è il perimetro in cui l’epopea di Fuoco ai mediocri prende forma. Un romanzo duro e potente, ambientato nella città e tra la tifoseria della squadra – mai nominata eppure inconfondibile – più grande dell’Italia meridionale: prova più unica che rara di letteratura ultrà. Ma anche uno dei pochi libri scritti di chi – la vita dell’ultrà – può prima di tutto dire di averla vissuta.

NAPOLI, venerdì 24 giugno c/o Libreria Ubik di via Croce 28, prima presentazione di “FUOCO AI MEDIOCRI. Romanzo ultrà” di Giuseppe Milazzo.
Interverranno con l’autore: R.Ricco (DIPSUM – Università degli Studi di Salerno) – C.Armati (Red Star Press – Hellnation Libri) – G.Piacci (libraio Ubik)

Valerio, il tuo sapere la nostra vita: “Teppa” e “Ultrà” a Monza

Nell’ambito della rassegna “I bravi ragazzi vanno in paradiso, quelli cattivi dappertutto. Storie di proletari, controculture e resistenze”, venerdì 17 giugno, il Foa Boccaccio (Monza) organizza una serata in ricordo di Valerio Marchi nel decennale della sua scomparsa. Questo il programma della manifestazione:

ORE 20: PIZZATA BENEFIT DIFFIDATI MASNADA DAL POZZO
ORE 21: PRESENTAZIONE dei volumi “Ultrà” e “Teppa” di Valerio Marchi, con Cristiano Armati (Red Star Press / Hellnation Libri)
ORE 23: DJSET SKA-ROCKSTEDY-REGGAE

TEPPA. STORIE DEL CONFLITTO GIOVANILE DAL RINASCIMENTO AI GIORNI NOSTRI; Valerio Marchi (Red Star Press, 2014).

Cosa si nasconde dietro i fenomeni di teppismo giovanile che hanno accompagnato in modo costante il processo di civilizzazione?
Cosa spinge tanti ragazzi ad assumere atteggiamenti che la cultura dominante considera negativamente, e in molti casi sanziona?
Questo libro ripercorre e interpreta le forme che il «teppismo» è andato assumendo fin dagli albori della società moderna: dalle violenze dei «putti» cinquecenteschi alle compagnie di vagabondaggio del secolo successivo, dalle bande giovanili della Parigi post-rivoluzionaria ai Victorian Boys londinesi, dal «coatto» pasoliniano al Teddy Boy anglo-americano. Fino ai fenomeni dell’età recente: l’hooliganismo calcistico, le gang statunitensi e, più in generale, quel «conflitto molecolarizzato» che segna il nostro presente.

ULTRA’. LE SOTTOCULTURE GIOVANILI NEGLI STADI D’EUROPA; Valerio Marchi (Red Star Press, 2015)

«Teppisti» e «alcolizzati», quando si tratta di assegnare un aggettivo ai tifosi che seguono abitualmente le squadre di calcio, la stampa main stream non ha mai grossi dubbi e, in articoli pieni d’indignazione, continua nei decenni ad accostare il termine ultrà alla parola violenza come se si trattasse di sinonimi. Ma cosa c’è dietro l’attitudine al conflitto sociale che caratterizza la militanza ultrà? Quali sono le ragioni di una rabbia mai compresa dalle inchieste sociologiche legate al fenomeno? Qual è la storia di un movimento che attraversa l’intera Europa, restando l’unica spina nel fianco di un sistema-calcio ormai quasi completamente addomesticato dalla televisione?
A queste domande Valerio Marchi risponde con la consueta originalità e grazie all’esperienza diretta della materia trattata, in uno dei pochi libri in circolazione in cui, a prendere la parola per parlare di ultrà, è uno di loro.

VALERIO MARCHI (Roma, 1955 – Polignano a Mare, 2006), sociologo e fondatore delle celebre «Libreria Internazionale» di San Lorenzo, fu prima di tutto un attore protagonista delle sottoculture giovanili a cui i suoi libri sono dedicati. Esponente di spicco del movimento skinhead, militante antifascista, tifoso della Roma e grande esperto di musica punk, reggae e ska, è autore, tra l’altro, dei volumi  “SMV. Stile Maschio Violento: i demoni di fine millennio” (1994), “Nazi-Rock. Pop music e Destra radicale” (1995),  “La sindrome di Andy Capp. Culture di strada e conflitto giovanile” (2004), “Il derby del bambino morto. Violenza e ordine pubblico nel calcio” (2005) e, ripubblicati in questi anni da Hellnation Libri / Red Star Press, “Ultrà. Le sottoculture giovanili negli stadi d’Europa”, “Teppa. Storie del conflitto giovanile dal Rinascimento ai giorni nostri” e “La morte in piazza. Indagini, processi e informazione sulla strage di Brescia”.

Valerio. Il tuo sapere, la nostra vita

Ultrà a Bologna

BOLOGNA: c/o A Skeggia, in via Andrea Acosta 169/b, Cristiano Armati e Luca Liucs Malmusi presentano “Ultrà. Le sottoculture giovanili negli stadi d’Europa” di Valerio Marchi (ore 18e30).

Ultrà di Valerio Marchi«Teppisti» e «alcolizzati», quando si tratta di assegnare un aggettivo ai tifosi che seguono abitualmente le squadre di calcio, la stampa main stream non ha mai grossi dubbi e, in articoli pieni d’indignazione, continua nei decenni ad accostare il termine ultrà alla parola violenza come se si trattasse di sinonimi. Ma cosa c’è dietro l’attitudine al conflitto sociale che caratterizza la militanza ultrà? Quali sono le ragioni di una rabbia mai compresa dalle inchieste sociologiche legate al fenomeno? Qual è la storia di un movimento che attraversa l’intera Europa, restando l’unica spina nel fianco di un sistema-calcio ormai quasi completamente addomesticato dalla televisione?
A queste domande Valerio Marchi risponde con la consueta originalità e grazie all’esperienza diretta della materia trattata, in uno dei pochi libri in circolazione in cui, a prendere la parola per parlare di ultrà, è uno di loro.

Ultrà a Bologna

Parole nel Pallone: intervista a Cristiano Armati sul calcio popolare

Intervista di Roberto Consiglio per Oltremedianews.it

Da giovedì 4 a sabato 6 febbraio 2016, si svolgerà a Bologna l’iniziativa sul mondo del calcio popolare “Parole nel Pallone. L’evento, organizzato dal Laboratorio Crash, dal Cua ( Collettivo Universitario Autonomo) e dalla casa editrice “Red Star Press,  punta a mostrare il forte rapporto che si è creato, nel corso degli ultimi anni, tra la letteratura e il tema del calcio. Questo connubio, come si legge sulla pagina ufficiale dell’evento, “ha permesso di parlare di tutto ciò che vive fuori dai bordi del campo (politica, arte, cultura) attraverso una sfera rotonda che girando descrive e racconta varie sfaccettature della società”. Insomma il pallone è stata un’ottima base, per molti scrittori contemporanei, per descrivere il mondo contemporaneo. Nella tre giorni di “Parole del Pallone”  oltre a varie iniziative musicali, come il concerto degli Statuto in programma la sera di sabato 6 febbraio, si avrà la possibilità di conoscere e ascoltare alcune importanti personalità culturali, ad esempio Wu Ming 5 e Cristiano Armati, cosa rappresenta oggigiorno il cosiddetto “calcio popolare“. Inoltre verrà messa al centro del dibattito la figura di Valerio Marchi, uno dei massimi esponenti sul mondo ultras e sulla sottocultura giovanile, morto nel 2006 a soli 51 anni. Alcuni giorni fa ho avuto il piacere di fare una intervista a Cristiano Armati su questa importante iniziativa che sta per iniziare nel capoluogo bolognese.

1) Da dove nasce l’iniziativa ” Parole nel Pallone“? In che cosa consisterà tale evento?

Grazie alla presenza e alle lotte di realtà come il Laboratorio Crash e il Collettivo Universitario Autonomo, Bologna è una delle città particolarmente effervescente. Tra le due torri, tutti i giorni, ci si chiede concretamente come innescare un processo in grado di affermare un cambiamento radicale, quello che dovrebbe portare ad affermare, in quanto “diritto”, tutto ciò che non può essere né venduto né comprato. Stiamo parlando di casa, istruzione, salute, lavoro, reddito, tutela del territorio e dei beni comuni: il cuore di un percorso in cui la cultura gioca un ruolo fondamentale. In modo particolare, anche attraverso l’offerta culturale, si cerca di affermare valori importanti come l’aggregazione e l’autorganizzazione, due ambiti che trovano nello sport campi di applicazione decisivi. La casa editrice Red Star Press, da questo punto di vista, ha prima mandato in libreria un nuovo marchio editoriale, Hellnation Libri, poi ha aperto un portale, Sportpopolare.it. concentrato proprio su questi ambiti di riflessione. Il dialogo costante con il Crash e il Cua, a questo punto, ha fatto il resto: si poteva, infatti, trascurare di parlare di calcio, vale a dire del gioco popolare per eccellenza? La risposta, ovviamente, è no ed è così che è nata la voglia di organizzare un festival come “Parole nel Pallone”. Il filo conduttore dell’evento sarà quello offerto dal legame tra calcio e letteratura, ma questo è soltanto un “canovaccio”. La parola d’ordine di “Parole nel Pallone”, infatti, è che chi sa solo di calcio non sa nulla di calcio. E la storia degli ospiti di questa edizione numero uno lo conferma: da Gianni Mura a Gianluca Morozzi, da Darwin Pastorin a Wu Ming 5, da Paolo Sollier a Cass Pennant per non parlare della musica degli Statuto; ognuno darà il suo contributo al racconto della più grande delle emozioni, quella che ogni bambino prova quando prende a calci una palla per strada. Come è stato detto, è così che tutte le volte ricomincia la storia del calcio. Ed è evidente, quindi, che si tratta di una storia collettiva, che nasce dal basso e che riguarda tutti e tutte…..esattamente il contrario di tanto calcio che ci viene imposto oggi: patinato, appiattito sul mondo degli affari, spesso corrotto e rappresentato da personaggi improponibili. Possiamo dire che quello moderno è il calcio dell’1%, il giocattolo dei ricchi rispetto al quale “Parole nel Pallone” si schiera decisamente dall’altra parte della barricata, insieme a quel 99% che, siamo sicuri, non ha nessuna intenzione di vedere la propria voce espulsa dalla storia“.

2) Lei ha avuto modo di conoscere Valerio Marchi, un ricordo? Che persona era? Cosa la colpiva di più di Valerio?

“Per me Valerio era ed è la “Liberia Internazionale di San Lorenzo”, vedevo lui e quel piccolo locale in via dei Volsci come se fossero un’unica cosa. Tant’è che una volta in cui lo beccai al bar Marani, vicino al negozio, rimasi stupito: “Cosa stai facendo qui?”, chiesi scherzando, :” Chi c’è di là a darmi i libri?”. All’epoca stavo raccogliendo materiale per un’inchiesta sulla violenza compiuta dai rappresentanti delle forze dell’ordine ai danni dei loro familiari…..parlai a lungo con lui dell’argomento. La libreria Internazionale, ripeto, era un piccolo locale…..eppure l’intera biografia su un simile argomento la trovai lì. Un altro ricordo risale ai tempi in cui Valerio lavorava a “Il derby del bambino morto”, che sarebbe uscito con DeriveApprodi. Io collaboravo con la Coniglio editore, che divideva con Derive l’ufficio in piazza Margherita, quindi tra un contratto da firmare e una bozza da correggere, incontrai Valerio molte volte, ricevendo il privilegio di ascoltare quello che poi sarebbe stato il libro direttamente dalla sua voce.

Che persona era Valerio? Intanto una persona che, rispetto a qualunque riflessione, si metteva a livello della strada, nel senso che evidentemente costruiva la sua riflessione orizzontalmente. I primi tempi in cui frequentavo la libreria internazionale ero solo uno studente di liceo, ma lui ascoltava le mie domande e i miei ragionamenti con un’attenzione difficile da trovare, non dico in una libreria, ma ovunque.

Cosa mi colpiva di un simile atteggiamento? Prima di tutto la possibilità di avere un interlocutore, merce molto rara. Poi è accaduto che Valerio se ne sia andato decisamente troppo presto…..e la sua mancanza, nella mia memoria, è diventata oggi il primo tassello della frana che, sulla via della gentrificazione subita, ha stravolto il quartiere San Lorenzo”.

3) Un suo commento sull’ultimo scandalo che ha travolto il mondo del calcio, denominato “Operazione Fuorigioco“?

Sui padroni del pallone e sui loro intrallazzi non ho nulla da dire. Anche scandalizzarsi, infatti, fa parte dell’ipocrisia in cui siamo immersi: il malaffare, nel calcio come nella politica, non è un incidente di percorso, ma la pietra angolare del sistema. Lamentarsi non serve, è più utile combattere“.

4) Cosa intende lei per “calcio popolare“? Ci può fare qualche esempio concreto e attuale? 

Rispondo con una frase, tratta da “Il Manifesto”, scritto per Sportpopolare.it: Lo sport popolare, nella sua doppia accezione di pratica impostata al di fuori delle logiche del profitto e di fenomeno partecipato dagli strati popolari, e quindi dalla massa, guarda all’avvento di un nuovo umanesimo protendendosi, senza tregua, verso la rottura delle gabbie metropolitane e degli schermi televisivi tanto cari agli alfieri dell’ordine e della legalità”. Gli esempi, da questo punto di vista, sono innumerevoli: sarebbe impossibile farne solo qualcuno senza cadere nella più totale parzialità; ognuno, invece, può gettare un occhio alla strada per vedere quanto forte e diffusa sia questa realtà“.

5) Qual’è, secondo lei, il miglior libro sul mondo del pallone che ognuno di noi dovrebbe leggere almeno una volta nella vita?

Se dobbiamo parlare di letteratura non scelgo un libro, ma una canzone, “Il portiere” dei Diaframma,  che per me è la cosa di gran lunga più bella mai scritta sul mondo del pallone. Nei momenti più difficili, quando l’aria “spesseggia”, e cose difficili da affrontare si stagliano all’orizzonte, cupe come mostri, ripeto a me stesso le parole di Federico Fiumani: “Ci vuole coraggio nel gioco del calci, non basta il mestiere/ (…) perchè non è da tutti andare incontro al lampo/ di un bolide lanciato sui duecento orari e farsi trovare (…). Ci vuole coraggio nel mondo del calcio, non basta il mestiere/ gettarsi sui piedi degli avversari e non farli passare”.

Parole nel Pallone: seconda giornata di calcio e letteratura a Bologna

Dopo l’esordio con Darwin Pastorin, Gianni Mura e Gianluca Morozzi, la seconda giornata di “Parole nel Pallone” torna a proporre ospiti importanti e dibattiti interessanti. Tra i partecipanti del nuovo festival bolognese, lo storico calciatore militante Paolo Sollier, che discuterà con i tanti blog di calcio e letteratura nati in rete, Cass Pennant, esponente della ICF del West Ham, quindi Claudio Dionesalvi, Cristiano Armati, Francesco Berlingeri e WuMing5 a discutere delle opere di Valerio Marchi e di controcultura ultras e giovanile! E a seguire tanta buona musica con i Mezzala e Rebecca Wilson!

VENERDI’ 5 FEBBRAIO – VIA ZAMBONI 38 – SCUOLA DI LETTERE

– ore 17:00 “Come narrare un pallone che rotola in rete?”: discussione con i portali Valderrama Magazine, Crampi Sportivi, Zona Cesarini, e www.sportpopolare.it con special guest lo storico calciatore militante Paolo Sollier  /// ore 18:30: proiezione di spezzoni dal film “CASS” e discussione aperta con lo storico esponente dell’ICF dell West Ham (UK) Cass Pennant /// ore 20.00 apericena a cura del progetto “Corso di cucina meticcia” di Social Log Bologna /// ore 20.30: Valerio Marchi: sulla strada delle controculture giovanili da “Teppa” ad “Ultras” passando dal “Derby del Bambino morto”, discussione con Wu Ming 5, Cristiano Armati, Claudio Dionesalvi, Francesco Berlingeri /// Concerto con i Mezzala (da Genova) – a seguire dj set Indie-Rock + Rebecca Wilson.

Parole nel Pallone: calcio e letteratura a Bologna

 

4-5-6 FEBBRAIO – BOLOGNA
Laboratorio Crash e Collettivo Universitario Autonomo Bologna in collaborazione con Red Star Press presentano: PAROLE NEL PALLONE

Il rapporto che unisce calcio e letteratura da oramai più di cento anni ha permesso di parlare di tutto ciò che vive fuori dai bordi del campo (politica, arte, culture) attraverso una sfera rotonda che girando descrive/racconta varie sfaccettature della società. Giganti della letteratura hanno versato fiumi di inchiostro sottolineando l’importanza del “fùtbol” come veicolo per raccontare il mondo: scrittori come Galeano, Soriano, Montalban, Arpino hanno narrato la contemporaneità in opere “letterario-calcistiche” di rara bellezza.
Ma l’elemento più bello del rapporto che lega parole e pallone sta nel semplice fatto che in tanti l’hanno attraversato giocandoci: da bambini si sono immaginati adulti e da adulti viceversa bambini, dando voce alle proprie passioni correndo appresso alla palla che rotola.
Negli ultimi anni, nel nostro paese abbiamo avuto una diffusione esponenziale di blog e portali web che sono voce a pieno titolo delle tante storie sul calcio e oltre il calcio; in contemporanea si articolavano tante discussioni intorno a nodi come le trasformazioni del tifo organizzato e delle curve, come aveva tracciato già anni fa il “sociologo di strada” Valerio Marchi, fino ad arrivare alle nuove esperienze di sport popolare che sono diventate una realtà diffusa e importante nello stivale che calcia il pallone. In questa edizione di “Parole nel Pallone” scopriremo, insieme a tanti esponenti della sfaccettata sfera calcistica, cosa voglia dire scrivere di calcio di ieri e di oggi, provando ad andare oltre, confrontandoci assieme come attraverso la scrittura possa dare una dimensione diversa ad un’esperienza meravigliosa: quell’eterno ritorno dell’azzuffarsi gioioso verso il gol.

Parole nel Pallone

GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO – VIA ZAMBONI 38 – SCUOLA DI LETTERE: ore 17.00: “Splendori e miserie del gioco del calcio”, discussione su letteratura e pallone. Intervengono Darwin Pastorin (giornalista) e Giancarlo D’Arcangelo (scrittore e giornalista) /// ore 19.00: “Raccontare un gol in dieci pagine e un campionato in trenta righe: gli scrittori alle prese col calcio”, con Gianluca Morozzi (scrittore). – ore 20.00: apericena /// ore 20.30: “C’era una volta il… calcio”, chiaccherata a zona con Gianni Mura. A seguire dj set con WHP

VENERDI’ 5 FEBBRAIO – VIA ZAMBONI 38 – SCUOLA DI LETTERE – ore 17.00: “Come narrare un pallone che rotola in rete?”, discussione con i portali Valderrama Magazine, Crampi Sportivi, Zona Cesarini e Sportpopolare.it con special guest lo storico calciatore militante Paolo Sollier /// ore 18:30, discussione aperta con lo storico esponente dell’ICF dell West Ham (UK) Cass Pennant /// ore 20.00, apericena a cura del progetto “Corso di cucina meticcia” di Social Log Bologna /// ore 20.30, “Valerio Marchi: sulla strada delle controculture giovanili da Teppa a Ultras passando da Il derby del bambino morto, discussione con Wu Ming 5, Cristiano Armati, Claudio Dionesalvi, Francesco Berlingeri /// Concerto con i Mezzala (da Genova), a seguire dj set Indie-Rock + Rebecca Wilson

SABATO 6 FEBBRAIO – LABORATORIO CRASH! – Ore 20.00: presentazione di “Sankt Pauli siamo noi” (Derive Approdi), con l’autore Marco Petroni. A seguire proiezione di BEVERLEY – SHORT SKA FILM (Cass Pennant Production, 2015), una storia vera ambientata nell’Inghilterra degli anni 80, che tratta di razzismo, integrazione e di musica ska 2 tone /// ore 21.00, cena sociale benefit per la campagna “Emilio Resisti” del CSA DORDONI e il progetto La Terra di Piero (www.laterradipiero.it) /// Ore 22.00 concerto con Statuto – Klaxon – La BaLotta Continua a seguire dj set con Gaber & Berna – Bologna Calibro 7 Pollici.

Libri di ferro: Ultrà a Foggia

Cristiano Armati allo Scurìa di Foggia

Ultrà di Valerio Marchi

FOGGIA: domenica 31 gennaio alle 12, presso il CSOA Scurìa di via Da Zara 11, nell’ambito della rassegna “LIBRI DI FERRO – Fiera/mostra/mercato dell’editoria indipendente”, Cristiano Armati presenta “Ultrà. Le sottoculture giovanili negli stadi d’Europa” di Valerio Marchi (Hellnation Libri / Red Star Press).

Inaugurazione Biblioteca Popolare SPARROW: Ultrà a Rende (Cosenza)

Ultrà di Valerio Marchi

RENDE (COSENZA): venerdì 11 dicembre, a partire dalle 17 e 30, in occasione dell’inaugurazione della Biblioteca Popolare allo SPARROW Occupato di via Panagulis, Cristiano Armati presenta “Ultrà. Le sottoculture giovanili negli stadi d’Europa” di Valerio Marchi (Hellnation Libri – Red Star Press) insieme a Claudio Dionesalvi.