Cristiano Armati: una biografia

Nato nel 1974, vive e scrive a Roma, la città in cui è nato e dove milita nei Movimenti per il Diritto all’Abitare.

Impegnato nell’industria editoriale dal 1999, lavora per Coniglio Editore, Newton Compton, Castelvecchi e Perrone prima di tentare di assaltare il cielo con la cooperativa Red Star Press, che contribuisce a fondare nel 2012.

Investito dalla rivoluzione informatica, è presente su Twitter (@C_Armati), Facebook e Linkedin, anche se si dota di telefono cellulare solo nel 2001, inizia a pubblicare anche su e-book nel 2012 e, nel 2015, mette mano a questo blog.

Prima di allora, inizia la sua gavetta tra nuove autoproduzioni e gli epigoni dei fermenti culturali ereditati dalla stagione del ’77 bolognese e dai suoi dintorni. In questa veste prende parte alla redazione de “Il Cuore” e di “Blue”, assistendo impotente alla morte delle riviste senza però rinunciare a trovare nuovi sbocchi per l’espressione delle culture del conflitto.

Tra le sue pubblicazioni, i romanzi Rospi acidi e baci con la lingua L’amore che ho cercato, la narrativa non finzionale di Roma criminaleItalia criminaleCuori rossi La scintilla, le raccolte di racconti La mattina dopo Roma noir, il pamphlet Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno e la silloge Una mattina mi sono svegliato.

Non ha mai vinto premi letterari, ma ha incassato diverse denunce, qualche condanna e un numero imprecisato di avvisi di garanzia.

Insieme a Angelo “Sigaro” Conti e a Yari Selvetella forma i Lettere dalla Strada e si esibisce in reading per voci sole e chitarra combat rock.

Il suo motto è “prima vivere, poi scrivere”.

E a chi gli chiede cosa farà in futuro risponde che il futuro può aspettare. Altrimenti che futuro è?

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