La Tav, l’Expo, le case: diario di un antagonista

La Scintilla su "Il Venerdì di Repubblica"

Recensione di F.F., da Il Venerdì di Repubblica del 12 giugno 2015

La Scintilla di Cristiano ArmatiRoma. Dalle cesoie per spezzare i lucchetti a Roma al Maalox per riprendersi dai lacrimogeni in Val Susa. Dallo Tsunami Tour, quando i Movimenti per il Diritto all’Abitare hanno infilato mille famiglie in dieci edifici vuoti, all’invasione del Club Freccia a Termini. Dal No Muos al No Expo. La scintilla di Cristiano Armati (Fandango, pp. 284, euro 18,50) è “una storia antagonista della lotta per la casa”. Attraverso la vita dell’autore, quarantenne romano con figlio piccolo, trenta sigarette al giorno e un maialino vietnamita raccolto sul ciglio della strada, una quotidianità tra scrittura e assemblee, editoria e, appunto, occupazioni abusive. Prima sognava che Babbo Natale venisse a pagargli l’affitto: 500 euro al mese in nero nella centrale piazza Vittorio, 600 a Primavalle, periferia di Roma. Da quando ha perso il lavoro, sogna la lotta contro il “capitalismo globale”, l'”inesorabile repressione”, i silenzi dell'”informazione mainstream”. Sulle barricate del XXI secolo per “tenere viva la fiamma della rivoluzione”. Il mondo è in bianco e nero: da una parte la rabbia degli “oppressi” e di chi vive nelle borgate e sconta una crisi che gli passa sopra la testa. Dall’altra i “padroni”, la Digos con i volti arroganti e l’umanità ingrigita, i poliziotti non più eroi pasoliniani, i palazzinari evasori come la ricchissima Lady No Tax. Tra picchetti e manganellate, ecco la trovata di legarsi un nastro giallo al braccio e fingersi pellegrini cattolici e depistare la polizia. Al grido di “cospirare è respirare insieme”!