La città orizzontale. Etnografia di un quartiere ribelle di Barcellona

23 GIUGNO 2017 C/O LAGO EX SNIA (Via di Portonaccio – Roma), ore 19

Presentazione del libro “La città orizzontale. Etnografia di un quartiere ribelle di Barcellona” (Napolimonitor 2017). Insieme all’autore Stefano Portelli intervengono Cristiano Armati (Movimento per il Diritto all’Abitare di Roma) e comitati attivi contro cementificazione e speculazione.
A seguire aperitivo e ascolto degli uccelli al tramonto a cura del Forum territoriale permanente Parco delle Energie e del WWF Pigneto

Presentiamo insieme ai movimenti di lotta per la casa e contro la speculazione un libro che racconta una storia ambientata a Barcellona ma molto simile a dinamiche che si manifestano a Roma e in tutto il mondo. Apriamo le porte del lago della snia alla discussione e al confronto, in una cornice in cui un piccolo pezzo di città liberato dalla speculazione ma ancora sotto attacco intende rilanciare la mobilitazione e allargare le relazioni e le complicità.
Il libro di Stefano Portelli restituisce la cronaca fedele e appassionata della vita di un quartiere che subisce un attacco pesantissimo nella “democratica” Barcellona ma che decide di resistere. Un esempio di aggregazione, mobilitazione e ricomposizione che purtroppo viene sconfitto ma che rappresenta oggi, a pochi anni di distanza, un patrimonio ricchissimo di stimoli e di spunti per tutti coloro che hanno voglia di lottare contro la speculazione e le sue mille forme di penetrazione.

“LA CITTÀ ORIZZONTALE: Etnografia di un quartiere ribelle di Barcellona” di Stefano Portelli
Pubblicato nel 2015 in spagnolo e catalano, La città orizzontale ripercorre la costruzione, la distruzione e la lotta delle casas baratas di Bon Pastor, antico quartiere operaio alla periferia di Barcellona, oggi una delle zone più marginali e sconosciute della città. Negli ultimi vent’anni, nonostante le retoriche sulla partecipazione, le classi dirigenti catalane hanno progressivamente neutralizzato i quartieri più popolari e combattivi della città, accompagnando la distruzione fisica dei luoghi con l’azzeramento delle risorse collettive e degli stili di vita autonomi della popolazione. Le conseguenze sociali e politiche di queste distruzioni non sono affatto state superate, nonostante i rivolgimenti politici degli ultimi anni. Nato all’interno di una ricerca multidisciplinare durata dieci anni e coordinata dall’antropologo Manuel Delgado, il libro di Stefano Portelli nasce dall’insolito incontro tra alcuni abitanti dissidenti e un gruppo di ricercatori precari e attivisti contro la speculazione, convinti dell’importanza della socialità di strada e delle forme di convivenza orizzontali minacciate dalla furia urbanistica del cosiddetto “modello Barcellona”.

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