Sangue e luoghi comuni

“Il luogo comune è in un certo modo un’arma del potere” (Roland Barthes)

Gli italiani usano i gas come se piovesse quando vanno a fare la guerra in Africa del nord; ma hanno la pizza e il mandolino, sono brava gente. Gli italiani impiantano campi di sterminio e si abbandonano alla pulizia etnica quando vanno a fare la guerra in Yugoslavia; ma hanno il sole, il mare e vogliono tanto bene alla mamma, sono brava gente. Gli italiani mandano al potere Benito Mussolini e appoggiano leggi razziali ancora più terrificanti di quelle in vigore in Germania (e chiudono gli occhi sulle loro conseguenze: il massacro di migliaia di uomini, donne, bambini…); ma hanno stile nel vestire (dicono) e fanno bene all’amore (dicono), sono brava gente. Gli italiani dalla fine della seconda guerra mondiali ai giorni nostri si crogiolano in uno stato fondato sulle tangenti e sui privilegi garantiti a una minoranza parassitaria e ingorda oltre ogni limite, le condizioni che – tra le mille altre cose – consentono alla sabbia di prendere il posto del cemento nelle costruzione spacciate come antisismiche; ma cucinano cose così buone!, sono brava gente.